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Per la storia dell’architettura delle nobili dimore della
Brianza milanese, palazzo Arese Borromeo a Cesa-
no Maderno costituisce un esempio d’importanza ca-
pitale. Attorno alla metà del diciassettesimo secolo,
Bartolomeo III Arese, personalità poliedrica e ricca
d’interessi, avviò il progetto di edificare una grande
residenza adeguata al prestigio raggiunto dalla fami-
glia, riunendo alcuni nuclei preesistenti appartenenti
sempre agli Arese e costruiti tra il Cinquecento e il
Seicento. Bartolomeo Arese riversò in questo pro-
getto l’espressione di potenza e ricchezza acquisite
dal casato, cui s’aggiunsero le ambizioni individuali.
Nacque così un complesso architettonico dalla mole
imponente, con la fisionomia più del palazzo che del-
la villa. Come tale, infatti, è stato sempre ed è tuttora
considerato. Del palazzo esso possiede la struttura
compatta e chiusa attorno alla corte quadrilatera.
Inoltre la contiguità con altre case ne ha sempre fat-
to un edificio urbano, la qual cosa costituisce un’altra
importante differenziazione dalla tipologia della villa,
che in genere sorge invece lontana dai centri abitati
e immersa nel verde della campagna. (…) La proget-
tazione dell’edificio fu accompagnata da una nuova
dimensione urbanistica che coinvolse l’intero paese
e la campagna circostante. Non appena terminato, il
palazzo divenne sede per cerimonie di grande impe-
gno politico e considerando il prestigio della famiglia
le occasioni furono innumerevoli. Nel Settecento,
agli appuntamenti politici e istituzionali s’aggiunse-
ro quelli più legati ad una vita mondana di sfarzosa
magnificenza (…). I fasti del passato divennero sola-
mente un lontano ricordo nel Novecento allorché nu-
merose difficoltà investirono il complesso monumen-
tale. Durante la seconda guerra mondiale molti locali
furono occupati dalle famiglie sfollate da Milano e da
depositi mobilieri e falegnami locali. Solo negli anni
Cinquanta il palazzo poté essere completamente li-
berato, ma questo non arrestò la fase di degrado.
Finchè l’amministrazione comunale di Cesano Ma-
derno, con una scelta coraggiosa e lungimirante, ha
acquisito il complesso, impegnandosi in un laborioso
e articolato progetto di restauro che dapprima ha in-
teressato il bellissimo giardino all’italiana e poi via
via le sale del palazzo. L’edificio, a grande sviluppo
longitudinale, si articola in tre blocchi principali, di
cui quello centrale, maggiore per dimensioni e per
importanza, è costituito dalla corte d’onore. Ai due
lati si sviluppano simmetricamente le zone dei rusti-
ci, quella di sinistra formata da alcuni cortili minori,
quella di destra dall’unico quartiere delle scuderie. A
Nord-Ovest del sorgono il corpo dell’oratorio privato,
collegato all’edificio centrale, con un’ulteriore sede