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scandalo del futurismo o dal Novecento – entrambi ascritti all’ideologia fascista di Mussolini - ma
da quello che sorge successivamente nell’Accademia di Brera a Milano e il
movimento Corrente.
Tuttavia, eccellono quelle opere che si sono concentrate nella ricerca della forma sulla superficie
bidimesionale della tela: idee ed estetiche che hanno plasmato i modelli della tradizione pittorica
lombarda.
Questo moderno movimento che si è fatto eco nella regione di Monza e Brianza, è stato definito
la pittura e la scultura d’arte contemporanea del nord Italia. È senza dubbio questa tradizione così
fortemente radicata, erede di quella modernità la cui preoccupazione principale era la rappresen-
tazione della pittura come colore di superficie, consistenza, la geometria e la percezione del movi-
mento, e la cui impronta forte rimane nel
Concetto Spaziale
lanciato da Lucio Fontana nel 1948. La
osserviamo in questa assenza di rappresentazione della figura umana e nella simulazione della tri-
dimensionalità come tema, nell’insistenza concreta della superficie pittorica e nella sua innegabile
bidimensione e nel predominio dell’astratto, i cui rappresentanti principali si trovano nell’Accademia
di Brera e nella Libera Accademia di Nova Milanese.
Ciò significa che l’arte italiana di oggi viene definita solo da quelle tracce lasciate dalla permanenza
delle tradizioni moderne di informalità e
Concetto Spaziale?
Certamente no, perché la continuità
stilistica è stata successivamente rotta con postmodernismo e la cosiddetta “Transavanguardia”
che ricorre di nuovo alla figura umana, il disegno e il mistero della rappresentazione. Troviamo
anche artisti contemporanei nella Villa Filippini di Besana che raschiano la superficie della tela per
definire figure espressioniste tormentate. Tuttavia, è inevitabile la assenza di elementi luminosi e
contrasti di luce. È come se la fuga verso i colori terra e i colori monocromi allontanino le figure
dalla forzata rappresentazione tridimensionale.
Come possono dominare così fortemente l’assenza della figurazione e la fermezza nella ricerca
della superficie pittorica per diversi decenni, in tale variegata selezione di artisti e, nonostante la
diversità del mercato in Italia oggi? Ecco, si intravede la permanenza di un gusto che rende omag-
gio continuo ai suoi precedenti innovatori. Opere e artisti con i loro collezionisti resistono alle mode
mutevoli, per continuare a salvaguardare la tradizione più innovativa dei loro predecessori e il si-
gnificato dell’arte come concetto trascende l’arte stessa.
Berlino, 23 luglio 2015
Dermis León
Tracce di Contemporaneo